jueves, 10 de diciembre de 2009
ADRIANO RADEGLIA, SEGNI D’ARTE RUBATI ALLA TERRA
ADRIANO RADEGLIA, SEGNI D’ARTE RUBATI ALLA TERRA
A cura di Alessandra Del Vecchio
Una bassa marea che ha lasciato scoperte le meraviglie dei fondali di una barriera cristallina, questa è la sensazione che si potrebbe avere osservando i preziosi segni d’arte di Adriano Radeglia.
Ma anche di trovarsi davanti a piccoli tesori rubati alla terra, come dice lui, e al mare della Puglia, regione materna in cui è nato nel 1974 e che, sin dalla prima infanzia, ha esercitato il suo fascino magnetico infondendo al suo spirito l’armonia del colore puro e della bellezza insita in ogni forma vivente plasmata dalla natura. Ed è con umile rispetto che la sua arte si fonda proprio sull’emulazione della grande artista, maestra creatrice di forme perfette, emblema ed obiettivo per chi sente di doversi esprimere attraverso l’arte. Cosí le sfumature e i paesaggi della calda e solare regione bagnata da due mari, sono la fonte alla quale attingono la pittura e la scultura di Radeglia, piccoli emblemi e metafore di vita alle quali l’artista conferisce forme bizzarre, grottesche, capricciose, quasi aliene. Fissate nella terracotta eppure cariche di dinamismo, elemento sapientemente preservato insieme alla fantasia e l’inventiva,
le creature di Radeglia acquistano vita coprendosi di oro, argento, colori vivi o vitrei, o ancora immergendosi in lineamenti di natura. Petali amorfi, corolle e spine, intiganti aculei che danno l’impressione di potersi ritrarre al contatto con un dito, evocano vita e, attraverso gli occhi riproducono il profumo stesso del luogo da cui provengono, accompagnato dalla sensazione di riconciliazione totale dell’uomo con l’anima mundi, in un gioco privo di uniformitá e regole. Proprio come quei giochi infantili che tanto gli piacevano, quando modellava la cera delle candele forgiando forme strane e di pura fantasia, con la stessa ingenuitá, in un gesto forse involontario, sono nate le sue creature dal cuore spinoso, quasi a proteggere la sua purezza e quell’animo infantile, attraverso aculei che non feriscono, ma si piegano alla forza dell’amore e della sinceritá.
“...Un semplice foglio di carta abbozzato con matite o biro,
uno straccio di tela chiara da tingere di colori fortuiti
o ancora la superficie rugosa dell'asfalto grigio scuro da contrastare con del gesso bianco.
Erano questi i "giochi" preferiti della mia infanzia
un sentimento, una passione, l'esigenza di avere il contatto con ciò che la mia mente pensava e desiderava. Ed è complice la natura ed i colori della terra di Puglia, dove sono nato nel 1974,
che ancora oggi ispira un'espressione artistica iniziata attraverso la pittura
nella quale libero la mia idea di scenografia,
dove un semplice frutto o un fiore ci guidano ad osservare
una scena o solamente un cielo per richiamare alla mente.
L'evolversi dell'espressione mi ha portato verso il sapere di nuove tecniche e la sperimentazione.
È la materia manipolata, l'argilla, con la sua vanità di essere se stessa o mutare in altro,
che è diventata strumento indispensabile di una nuova espressione”.
Adriano Radeglia
Adriano Radeglia
Radeglia è nato il 23 luglio 1974 a Mesagne. Ha frequentato il Liceo artistico con indirizzo architettura, nella cittá di Brindisi, e si è impegnato attraverso corsi professionali tesi alla valorizzazione delle attivitá artigianali nella propria terra. Tutto inizió infatti con la creazione e riproduzione di oggetti antichi, quelli che ogni pugliese ritrova nella cucina della nonna, giocando su una nuova chiave decorativa, attraverso la quale, poco a poco, l’evoluzione ha portato a creare forme inedite, in una sincronia istintiva tra cuore, mente e mani. È cosí giunto all’attuale produzione artistica, passando anche per un iniziale interesse per il design d’arredo, riscontrabile peraltro nelle sue opere che possiedono una grande carica scenografica e che non di rado si ritrovano a coprire una veste di “utilitá” quotidiana, come lampade o contenitori. Vive e lavora a Mesagne, dove la sua casa è laboratorio e spazio espositivo. Presente nello scenario artistico italiano dal 1995, di seguito le sue partecipazioni a mostre e eventi d’arte a partire dal 2000:
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