Sono trascorsi esattamente 10 anni dal mio ultimo post in questo blog.
10 anni da quando, tristemente, dissi addio ai miei sogni, al desiderio di diventare una giornalista affermata e professionista. In realtà, già da diversi anni lo ero: ero abbastanza apprezzata per le mie recensioni su un giornale locale e mi compiacevo dei successi che tutte le mostre che organizzavo raccoglievano.
Tutte le esposizioni di cui ho firmato la direzione artistica, le ho ideate e messe in piedi da sola, senza un team di collaboratori. Mi creavo addirittura le locandine, da sola, perché avevo imparato il linguaggio html e l'uso del photoshop.
Dormivo poche ore e saltavo da una parte all'altra della città, per mettere su il vernissage.
Poi, ad un certo punto, sono impazzita: ho iniziato a pretendere un compenso per il mio lavoro. Improvvisamente, tutte le porte che mi avevano spalancato fino a quel momento, hanno iniziato a chiudersi, il capo che tanto apprezzava i miei articoli, da quel momento inizió a criticarli e a farmi sentire molto, molto piccola. Quello di cui furono capaci di convincermi fu, basicamente, che dovevo davvero essermi montata la testa per pensare di essere cosi brava da meritare una paga.
Iniziai quindi a cercarmi un lavoro, fuori contesto, perché io ho quella strana passione nel mangiare, bere e pagarmi l'affitto e le bollette.
Le porte del call center sono infinite
Continua...
No hay comentarios:
Publicar un comentario